Varato il primo “piano organizzativo del lavoro agile”
Il Comune di Bologna ha varato il POLA, sulla base delle indicazioni fornite dalle Linee Guida di cui al d.m. 9 dicembre 2020.
Il Piano è stato redatto secondo le disposizioni di cui all’art. 263 comma 4-bis del decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34, di modifica dell'art. 14 della legge 7 agosto 2015, n. 124 attualmente vigente.
Gli obiettivi
Con il lavoro agile, il Comune di Bologna intende persegue i seguenti principali obiettivi:
“• Diffondere modalità di lavoro e stili manageriali orientati ad una maggiore autonomia e responsabilità delle persone e sviluppo di una cultura orientata ai risultati;
• Rafforzare la cultura della misurazione e della valutazione della performance;
• Valorizzare le competenze delle persone e migliorare il loro benessere organizzativo, anche attraverso la facilitazione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro;
• Promuovere l’inclusione lavorativa di persone in situazione di fragilità permanente o temporanea;
• Promuovere e diffondere le tecnologie digitali;
• Razionalizzare le risorse strumentali;
• Riprogettare gli spazi di lavoro;
• Contribuire allo sviluppo sostenibile della Città. “
Nel Piano Organizzativo sono presenti i dati di attuazione del lavoro agile che fanno riferimento al 01/12/2020.
Infatti, a “ tale data i dipendenti sono 4.634, compreso il personale con contratto a tempo determinato. Sul totale, gli uomini rappresentano il 23% e le donne il 77%.
Il personale autorizzato a lavorare da remoto nel periodo emergenziale al 1/12/2020 ammonta a 2.078 persone, che, sommate ai 103 telelavoristi portano il totale a 2.181. Le donne rappresentano il 72% di questo totale e gli uomini il 28%: da questi dati si può notare che le proporzioni per genere sono mantenute anche nel sottogruppo dei lavoratori da remoto.
[…]. Considerando che le persone che prestano la propria attività necessariamente in presenza (polizia locale sul territorio, servizi educativi e scolastici, controllo degli accessi) sono 2285 e 79 le persone assenti per lunghi periodi (distaccati presso altri enti, maternità, congedi famigliari vari), emerge che i dipendenti che potenzialmente possono lavorare in remoto nel periodo emergenziale sono 2.270. Pertanto, avendo 2.181 lavoratori a distanza, il Comune di Bologna ha autorizzato a tale modalità di lavoro il 96% della platea potenziale.”
Maggiori informazioni
IL PIANO ORGANIZZATIVO DEL LAVORO AGILE 2021 COMUNE DI BOLOGNA